Mario Xavier Foglia
Ortobionomista e docente yoga
Mi chiamo Mario Xavier
Foglia
Cosa faccio? Oltre ad
avere passione per la musica, per gli sport all’ aria aperta ed in mare,
la mia curiosità mi ha
spinto a cercare di conoscere il mio mondo interno.. Questo mi ha fatto
accorgere che tutto, proprio tutto ( compresa la tecnologia) è un continuo
gioco di specchi.. tutto ciò che si presenta dentro di noi è già presente all’
esterno e tutto ciò che si presenta all’ esterno è già presente in noi.
Lo sentivo da sempre,
quindi ho iniziato a praticare, attraverso delle incredibili sincronicità, lo
Yoga.
Per poi decidere di
migliorarlo insegnandolo, questo mi porta ad una grande respons-abilità
Nel frattempo la mia
insegnante di Yoga mi spinge con energia ad approfondire la pranoterapia.. E
allora inizio a cercare e a praticare questa favolosa sapienza. Con non pochi
errori, tanto che il continuare a fare esperienza di bei risultati ed errori di
cui pagavo direttamente le conseguenze, mi ha reso cosciente degli errori da
non fare. La qualità della mia mente, dei trattamenti e del motivo per cui
sentivo la spinta ( motivi consci ma soprattutto inconsci) a fare il terapeuta,
sono molto migliorati. Tanto da fondare Experya, una scuola di pranoterapia
Dopo anni di massaggi mi
accorgo che serve un salto… cerco con irrequietudine e un giorno che non mi
aspetto mi chiamano: “devo presentarti una persona”. Di lì inizia il mio
percorso di Orthobionomy®.. Tutto inizia a coincidere. I suoi
principi si allineano alla perfezione all’ unico metodo di yoga che io conosca
che aderisca ai principi di autoguarigione, fluidità, assenza di sforzo e
dolore. Ed il tutto si esprime in una maniera che la mia mente razionale non
può afferrare. Mi sento guidato. E’ fantastico. Ma non mi sento guidato solo
nelle belle cose che mi accadono, Mi sento guidato anche nelle cose che non
vorrei nella mia vita, nelle reazioni che nonostante tanto lavoro e meditazione sono ancora li a fare da specchio ad un
qualcosa che sento mio, ma non solo mio isolato.. Come al solito “Parte Di”.
Ed incontro le costellazioni familiari.
Fantastico, vedo ancora una volta la relazione tra noi, particella di una
organismo che si chiama Universo. E faccio formazione.
In questo viaggio nella
mia famigli incontro Jodorowsky. Un uomo da una esperienza talmente vasta da
rimanere altamente affascinato. Lui mi porta a conoscere ancora più a fondo
come siamo parte di qualcosa di immenso, come la nostra parte conscia in realtà
abbia poco rilievo rispetto a tutta la magia alchemica dell’ inconscio. Anche
qui avvengono sincronicità che, attraverso messaggeri che incontro
“casualmente”, giungo a conoscere i suoi più stretti collaboratori e ad
iniziare formazioni che con molto entusiasmo sembrano per fortuna non finire
mai. Entro a conoscenza concreta del fatto che nulla è come sembra, questo mi
delucida in maniera pratica su ciò che lo yoga chiama Maya. E mi da gli
strumenti per poter vedere questi veli. Il mondo Dei simboli, del linguaggio,
degli archetipi, della saggezza antica dei tarocchi, mi danno modo di conoscere
finalmente ciò che mi guida, sia nell’ aderire sempre più ai miei talenti, sia
a riconoscere come fari, e non più come arcani, i sintomi fisici ed emotivi che
si presentano. Questo è un acceleratore nei processi terapeutici e non posso
che condividerli attraverso delle formazioni , perché ognuno ha la sua
relazione con il tempo e per molti è giunto il tempo di riconoscersi e a sua
volta dar modo di riconoscersi.

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